Presentazione di "La costituzione tecnica dell'umano" di Dario Cecchi (Quodlibet 2013).
Villa Mirafiori (aula 2) il giorno 3 dicembre prossimo, alle ore 17:30.
Relatori: Prof. Stefano Catucci ("Sapienza" Università di Roma), Prof.ssa Alessia Cervini (Università di Messina). Modera il prof. Pietro Montani ("Sapienza" Università di Roma). Sarà presente l'autore.
Dario Cecchi svolge attività di ricerca presso la cattedra di Estetica del dipartimento di Filosofia della "Sapienza" Università di Roma. Oltre al volume presentato, ha pubblicato "Abbas Kiarostami. Immaginare la vita" (2013, Fondazione Ente dello Spettacolo) e ha curato con Daniele Guastini e Alessandra Campo la raccolta di saggi "Alla fine delle cose. Contributi a una storia critica delle immagini" (2011, La Casa Usher).
Quarta di copertina:
La modernità è vista spesso come l'epoca della tecnica e in età contemporanea come l'epoca dei dispositivi. Un dispositivo in particolare sembra oggi emergere ed esercitare la sua egemonia sugli altri: la rete. Dispositivo di dispositivi, spazio senza scarti dell'agire globale collettivo, la rete si propone con sempre maggiore forza come un autentico spazio politico. Resta aperta la questione se questa sfera pubblica renda possibile la formazione di nuove soggettività plurali, di congiunzioni tra dispositivi e soggetti capaci di rendere conto di un orizzonte politico mutato profondamente. L'ipotesi che si vuole perseguire qui è che questi mutamenti vadano rintracciati e indagati a partire dai fenomeni di riestetizzazione tecnica della sensibilità umana e dalle nuove pratiche di manipolazione dell'immagine che la tecnologia ci offre oggi. I numerosi movimenti di protesta che stanno attraversando il mondo contemporaneo (Onda verde, Primavera araba e così via) restano ancora aperti sul piano politico-istituzionale, ma mostrano chiaramente l'affacciarsi di una nuova estetica politica della comunicazione globale.
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